Molte persone impiegano una vita a riconoscere i propri fallimenti, altre non riusciranno mai neppure a vedere le conseguenze degli errori che hanno fatto in vita.
Alcuni modus operandi del genere umano fanno pensare che spesso siamo impossibilitati a riconoscere i nostril errori: negazione, procrastinazione, attribuzione altrui, stupidità e necessità di non mettere in discussione la nostra identità sono solo alcuni. Forse interrogandosi troppo approfonditamente sul senso dell'errore finiremmo col pensare che pure il primo fulmine, colpendo quella brodaglia di metano, idrogeno e ammoniaca, abbia cominciato la vita sulla terra per un errore. E ci roderebbe: siamo troppo fighi per considerarci un errore dell'immanente.
E ci ritroviamo così carnefici del nostro destino: ci condanniamo a condannarci nello sbaglio, dato che è evidentemente impossibile evitare di farlo.
Cosa ci impedisce di accettare culturalmente il fatto che sbagliare ci fa crescere? Che il nostro ultimo errore, grande o piccolo che sia, sarà solo il primo di una fortunata serie?
In tal caso sarebbe facile accettare molte delle più gravi e grandi disgrazie che ci siamo causati in ere di storia e preistoria, sarebbe facile perché ripartire ci costerebbe forse meno sforzo.
Dopo molti anni, ho imparato ad accettare i miei e gli altrui errori, senza pretendere in cambio neppure un impegno a superarli, eppure...
Qualcosa, una qualche intuizione profonda quanto ancestrale, mi suggerisce che c'è un'eccezione a tutto ciò:
Ebbene si, quest'ultime sono sicuramente un errore insuperabile: un vero orrore che macchierà indelebilmente la nostra storia ed evoluzione futura.
Almeno abbassassero i volumi 'sti stronzi...
Post di prova dalla nuova app per iOS di google.
Grazie genere umano per avermi dato modo di manifestare la mia frustrazione in maniera tanto fashion...
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Immagine orrenda a caso che fa molto hipster |
Alcuni modus operandi del genere umano fanno pensare che spesso siamo impossibilitati a riconoscere i nostril errori: negazione, procrastinazione, attribuzione altrui, stupidità e necessità di non mettere in discussione la nostra identità sono solo alcuni. Forse interrogandosi troppo approfonditamente sul senso dell'errore finiremmo col pensare che pure il primo fulmine, colpendo quella brodaglia di metano, idrogeno e ammoniaca, abbia cominciato la vita sulla terra per un errore. E ci roderebbe: siamo troppo fighi per considerarci un errore dell'immanente.
E ci ritroviamo così carnefici del nostro destino: ci condanniamo a condannarci nello sbaglio, dato che è evidentemente impossibile evitare di farlo.
Cosa ci impedisce di accettare culturalmente il fatto che sbagliare ci fa crescere? Che il nostro ultimo errore, grande o piccolo che sia, sarà solo il primo di una fortunata serie?
In tal caso sarebbe facile accettare molte delle più gravi e grandi disgrazie che ci siamo causati in ere di storia e preistoria, sarebbe facile perché ripartire ci costerebbe forse meno sforzo.
Dopo molti anni, ho imparato ad accettare i miei e gli altrui errori, senza pretendere in cambio neppure un impegno a superarli, eppure...
Qualcosa, una qualche intuizione profonda quanto ancestrale, mi suggerisce che c'è un'eccezione a tutto ciò:
le danze caraibiche
Ebbene si, quest'ultime sono sicuramente un errore insuperabile: un vero orrore che macchierà indelebilmente la nostra storia ed evoluzione futura.
Almeno abbassassero i volumi 'sti stronzi...
Post di prova dalla nuova app per iOS di google.
Grazie genere umano per avermi dato modo di manifestare la mia frustrazione in maniera tanto fashion...
... appunto.
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