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Fulmini e Polpette

ovvero: Storia di una brave ma intensa lettura

Da poco ho avuto l'occasione di rinnovare la mia adesione Slow Food, associazione che si contrappone fortemente al fenomeno del fast food , promuovendo, tutelando e insegnando il cibo buono, giusto e pulito. Assieme alla tessera caruccia mi sono vista recapitare un libriccino che fin da subito mi ha attratto per il suo titolo roboante:
Fulmini e Polpette, le buone pratiche per una dieta amica del clima" (devo ammettere di non aver capito il senso del titolo).

Ancora la solita predica su come inquinare meno seguendo diete impostate sull'acquisto di prodotti costosi e ricercati?
Niente di tutto questo! Solo dati, informazioni e consigli! Perché mi ha colpito allora? Andiamo al gustosissimo succo del nostro discorso...


140 litri d'acqua

Sono centoquaranta i litri d'acqua necessari per produrre una tazzina di caffè. Potremmo farci il bagno per un bel pò con tutta quest'acqua!
Per quanto possa sembrare impossibile paragonare il volume di una vasca con quelle di una tazzina di espresso appena si considerano altri fattori tutto cambia! Quanto occorre per far crescere una piantina? per spogliare il chicco dalla sua bacca? per pulire le attrezzature dei processi di produzione? riempire una macchina da espresso? e per erogare il caffè? oppure per pulire la macchina, le attrezzature, le tazzine, ecc?

A questo punto una domanda può sorgere spontanea come fa la famosa bevanda degli dei a costare 0,80 centesimi di euro? Considerando l'intera filiera sembra impossibile che il costo rifletta correttamente tutto questo dispendio. Qualcuno evidentemente ci deve rimettere. La terra, se potesse, sicuramente vorrebbe dire la sua con voce altisonante!

Pochi Piccoli Punti

Non voglio elencarvi tutti i punti del libriccino (leggetelo! si rivelerà leggero e simpatico), mi limiterò a riassumervi i passaggi più pratici:

  • Preserva l'acqua semplicemente privilegiano la dieta mediterranea, ovvero riducendo le proteine animali che necessitano per la loro produzione un sacco d'acqua ( 15.500 litri per KG di carne bovina) risparmiando 90 mq d'acqua all'anno.
  • Ribadisco ancora una volta (vi ricordate cosa scrivemmo sugli Oreo?):
    LEGGETE LE ETICHETTE sempre e comunque! Una etichetta ti permette di informati sul tipo di agricoltura o allevamento nel quale è nato il prodotto (da privilegiare le agricolture integrate, quelle biologiche e le biodinamiche) o ancora meglio acquista dal contadino! in questo modo è possibile ridurre fino al 30 % le emissioni di CO2 per persona all'anno. I prezzi sicuramente sono più alti e la scelta può rivelarsi più difficile rispetto al solito prodotto, ma non pensate che abbassando i prezzi a rimettercene siano solo i produttori...
  • Varia la tua dieta! scegliendo prodotti stagionali (alla fine del libriccino c'è una splendida mappa dei vegetali e dei pesci suddivisi per stagione) farai del bene a te e all'ambiente! Infatti la frutta e la verdura in stagione sono naturalmente ricche di vitamine e principi pronti all'assimilazione. Conservazione e trattamenti diminuiscono le proprietà del prodotto (le vitamine tendono ad essere crono/termolabili). Cambiare queste scelte, aumentando la richiesta di prodotti generalmente meno desiderati, renderà più facile mantenere le biodiversità regionali.
  • Compra locale! cosi diminuisci l'inquinamento, conosci il territorio e i suoi protagonisti. Ovviamente questo è impossibile per prodotti esotici (caffè, banane, cioccolata ecc.) ma è sempre possibile scegliere prodotti solidali che sostengono ambiente e produttori nei paesi del terzo mondo.
  • "Dedica più tempo ai tuoi acquisti alimentari: per scegliere un telefonino ci informiamo su tutto, anche il pane merita uguale attenzione" un'altra affermazione che mi ha fatto pensare.... 

Conclusioni

Queste regole basilari sono utili a contrastare lentamente ma internamente il sistema che sta cambiando l'ambiente che ci circonda e noi stessi, facendo spesso terra bruciata. Non dobbiamo abituarci all'odore del carbone: ce lo stanno facendo lentamente piacere.


Concludo con una citazione....

"Fare una spesa consapevole significa porsi domande, chiedere informazioni sull'origine dei prodotti e delle tecniche di produzione, leggere le etichette e, quando possibile, compare direttamente dai produttori."

Spero che qualcuno di voi ci provi come ci sto provando io... Mi raccomando fatemi sapere!!! Potrebbe rivelarsi diventente!

Comments

  1. Un articolo bello lungo, complimenti!
    Peccato non ci sia un link ai prodotti di stagione!

    Comunque mi sembra che tutti i consigli comunque spingano verso un'alimentazione più costosa; + tempo per fare una cosa = + soldi :(

    ReplyDelete
  2. purtroppo è cosi! per vivere bene, si sa, si deve spendere! l'unica cosa che viene rubata è il tempo, e mi sembra comunque giusto dedicare al cibo, ovvero a quello che ci costituisce fisicamente e molto spesso moralmente, il giusto tempo per imparare a conoscersi.

    "Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei"
    Jean Anthelme Brillat-Savarin (1755-1826)

    http://it.wikipedia.org/wiki/Anthelme_Brillat-Savarin

    Per quanto riguarai prodotti di stagione si potrebbe fare un post per ogni stagione.
    Che dite, sarebbe interessante???

    ReplyDelete

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